12 anni fa, nel 2005, veniva inaugurata la struttura del don Guanella presso Karnataka, a sud di Bangalore. I lavori erano iniziati nel 2000 in occasione del Giubileo. In qualità di noviziato, questa è diventata la “centrale elettrica” della congregazione combinando novizi e studenti di filosofia sotto lo stesso tetto. Grazie alle loro opportunità di formazione, i seminaristi assistono i bambini svantaggiati nel doposcuola, aiutandoli a fare i compiti, dando loro da mangiare e bere, offrendo un posto tranquillo dove giocare e passare il tempo. Proprio di fronte a questa, si trova “Blessed Clare Special School for the menthally Challenged”, guidata dalle sorelle di Santa Maria della Provvidenza fin dal 2009. Si tratta di una scuola che ospita bambini e ragazzi dai 5 ai 28 anni, coprendo la popolazione di 16 villaggi. Ogni giorno i bambini vengono prelevati dalle loro case e portati nella struttura dove possono giocare, disegnare e socializzare.
L’istituto mira a servire i poveri e bisognosi, in particolare gli anziani e gli orfani. Attualmente in questa località della regione di Geddalahalli Hennur esercita attività benefiche in vari modi possibili, come don Guanella Casa per anziani, Guanella oratorio per i bambini, Guanella gioventù, Guanella Centro scolastico (maschi e femmine) e Open House Ministero.
Don Guanella “Home for the Aged” è in funzione dal 2007 per le persone abbandonate che non hanno nessuno a prendersi cura. In questa casa ci sono 25 anziani residenti e 40 non residenti che ricevono l’alimentazione e le cure mediche. Sono programmati interventi per aumentare il numero di residenti in un prossimo futuro. Questo programma viene eseguito con il piccolo aiuto delle persone vicine, che sostengono l’attività con donazioni.
Open House Ministero è ancora un altro programma di beneficenza per gli anziani che si svolge durante il fine settimana. Le persone anziane e malate vengono visitate dagli studenti che frequentano il centro, avviando così una preparazione concreta alla solidarietà verso i bisognosi.
L’accoglienza ricevuta è stata calorosa, sia da parte dei sacerdoti sia dai ragazzi che vivono o frequentano il centro. Sono premurosi e cercano in ogni modo di farmi sentire a mio agio, con una disponibilità che mi crea un sano e rispettoso imbarazzo. L’arrivo di una visitatrice “motorizzata” ha destato molta curiosità, tanto che spesso sono stata invitata a visitare i luoghi circostanti dove vivono i ragazzi ed ho avuto modo di conoscere la dignitosa povertà delle loro famiglie. Un’esperienza intensa, tanti sorrisi che mi hanno regalato molto a livello umano.