Bali è la culla della spiritualità, tra natura rigogliosa ed inebrianti profumi d’incenso. Una storia millenaria, fatta di tradizioni Indù ed antichi saperi, accompagna giorno dopo giorno il sorgere del sole, spettacolo meraviglioso da ammirare in meditazione in riva al mare.

Un’ispirazione continua: siamo in un posto magico, dove si respira vera beatitudine. E’ bastato svoltare l’angolo, a Ubud, per ritrovarsi di fronte a scene inimmaginabili, come la squadra di scalpellini intenta a decorare il muro di cinta di un’abitazione.

Incuranti della nostra presenza continuano a martellare seguendo la traccia disegnata sulla pietra, seduti sull’impalcatura in bambù.

La spiritualità a Bali è parte integrante di cultura e tradizione, accompagna ogni suo abitante in ogni fase della vita. Per la popolazione locale infatti, la cura del corpo è inscindibile da quella dell’anima e della mente. Una filosofia ben radicata in ogni momento della giornata, attraverso preghiere e rituali in stretto contatto con la madre terra e la natura. Tante inoltre le pratiche, come yoga e meditazione, che purificano e connettono queste tre “dimensioni” fino al raggiungimento del totale equilibrio.

Le cerimonie sono continue durante tutte le ore del giorno e i turisti ben accetti. In ogni tempio, l’architettura sposa il territorio, i colori della struttura si fondono con quelli di cielo e terra, creando delle meravigliose cartoline da ammirare senza fiato. In tutta l’isola di Bali, l’unica di fede induista in tutta l’Indonesia, vi sono oltre 20 mila templi. Hanno origini millenarie e rappresentano il luogo di culto per la popolazione, che da sempre vive un rapporto molto stretto con la religione. Ogni villaggio ha almeno tre tipi diversi di tempio: il Pura Puseh (il tempio delle origini), il Pura Desa (il tempio del villaggio) e il Pura Dalem (il tempio dei defunti). I templi inoltre sono fortemente legati alla natura. I fedeli arrivano alle funzioni portando doni, frutta, fiori, incenso, e vestiti con i colorati abiti tradizionali.

Di fronte al misticismo che avvolge questi luoghi, anche scattare foto appare una maleducata invasione. Invece mi sono trovata di fronte visi sorridenti e persone disponibili a raccontare la propria spiritualità. Namastè. Simona

 

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