A breve avrò la possibilità di incontrare Lama Ciampa Monlam, intanto mi guardo intorno e rifletto. Il regalo più bello che ti fa l’India, è di metterti in contatto con la tua parte più spirituale. Si entra a stretto contatto con lo spirituale indiano che è anche molto concreto e terreno, che mischia incenso e denaro, fiori e preghiere, templi raccolti e luci al neon. Dall’alba al tramonto si prega, ci si lava, si osserva la vita e la morte darsi la mano, si va in barca lasciando lumini e fiori sul lungomare, di fronte alla grandezza della natura. L’India ci insegna “I Quattro Principi della Spiritualità”.
Il Secondo Principio afferma:
Qualsiasi cosa è successa, è l’unica cosa che poteva succedere.
Nulla, assolutamente nulla di ciò che abbiamo vissuto poteva essere diverso. Nemmeno il dettaglio più piccolo. Non può esistere “se solo lo avessi fatto diversamente… allora sarebbe stato diverso…”. No. Quello che è successo è l’unica cosa che poteva e doveva succedere perché potessimo apprendere la nostra lezione per andare avanti nella vita.
Ogni singola situazione della nostra vita è assolutamente perfetta così com’è, anche quando sfida la nostra comprensione e il nostro ego. Ecco, è questo il punto: trovare il proprio equilibrio interiore. Namasté, Simona